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Re: HMS Ibis
Posted by:
Francesco Mattesini
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Date: March 16, 2014 08:24AM
Dopo aver sostenuto erroneamente, in "La partecipazione tedesca alla guerra aeronavale nel Mediterraneo 1940-1945", che lo sloop IBIS era stato affondato nel pomeriggio (ore 18.00) del 10 novembre 1942 a nord di Algeri da sei aerosiluranti italiani S. 79 del 130° Gruppo guidati dal maggiore Massimiliano Erasi, essendo venuto a conoscenza, dal carteggio dell'Ammiragliato britannico, che in realtà l'IBIS era stato colpito al mattino (ore 10.02), sono costretto a fare una doverosa rettifica.
Il mattino del 10 novembre, alle ore 10.02, lo sloop IBIS (capitano di corvetta Henry Maxwell Darell-Brown) fu colpito da un siluro ritenuto sganciato in attacco aereo tedesco in quel momento in pieno svolgimento con bombardieri Ju 88. e nessun aerosilurante.
In realtà a quell’ora (11.08 tedesca) attaccò il sommergibile tedesco U 561 (tenente di vascello Heinz Schomburg), che in lat. 37°03'N, long. 03°06'E aveva individuato la portaerei ARGUS con alcune unità di scorta. Lo sloop, secondo l'Ammiragliato britannico, affondò quasi istantaneamente,
capovolgendosi, in lat. 37°00’N, long. 03°00’E, a circa 10 miglia a nord di Algeri. Vi furono 98 morti tra i circa 200 uomini dell’equipaggio, incluso il comandante Darell-Brown.
La variazione va apportata anche riguardo all'U 561.
Francesco Mattesini
Roma, 16 marzo 2014
Il mattino del 10 novembre, alle ore 10.02, lo sloop IBIS (capitano di corvetta Henry Maxwell Darell-Brown) fu colpito da un siluro ritenuto sganciato in attacco aereo tedesco in quel momento in pieno svolgimento con bombardieri Ju 88. e nessun aerosilurante.
In realtà a quell’ora (11.08 tedesca) attaccò il sommergibile tedesco U 561 (tenente di vascello Heinz Schomburg), che in lat. 37°03'N, long. 03°06'E aveva individuato la portaerei ARGUS con alcune unità di scorta. Lo sloop, secondo l'Ammiragliato britannico, affondò quasi istantaneamente,
capovolgendosi, in lat. 37°00’N, long. 03°00’E, a circa 10 miglia a nord di Algeri. Vi furono 98 morti tra i circa 200 uomini dell’equipaggio, incluso il comandante Darell-Brown.
La variazione va apportata anche riguardo all'U 561.
Francesco Mattesini
Roma, 16 marzo 2014