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Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked
Posted by:
francesco mattesini
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Date: May 05, 2016 03:39PM
Il II Fliegerkorps, sfruttando la maggiore autonomia dei suoi velivoli rispetto a quelli italiani, iniziò fin dall’alba del 7 novembre 1942 a far decollare dagli aeroporti della Sicilia i propri reparti da combattimento maggiormente allenati alle operazioni sul mare per attaccare i convogli d’invasione degli Alleati diretti ad Orano e Algeri. Ma su trentasette velivoli mandati all’attacco nel corso della giornata del 7 novembre, soltanto sei He. 111 della 6./KG.2 attaccarono a 33 miglia da Capo Palas (Spagna) il grande convoglio da sbarco statunitense KMF.A/1 che si spostava dallo Stretto di Gibilterra verso Algeri. Il convoglio, costituito da diciannove grandi navi da sbarco e da trasporto truppe, fu attaccato da cinque aerosiluranti, mentre un sesto velivolo non riuscì a rintracciare l’obiettivo, e rientrò alla base di partenza con il siluro a bordo. Il trasporto truppe statunitense Thomas Stone (capitano di vascello O.R. Bennehof), che imbarcava 1400 uomini del 2° Battaglione del 39° Reggimento della 9a Divisione di fanteria statunitense, destinata a sbarcare a levante di Capo Matifou (Settore Charlie), alle ore 05.43, trovandosi sulla estrema colonna di sinistra del convoglio, fu colpita a poppa da un siluro, e ebbe uccisi nove uomini.
Nonostante i danni riportati all’estrema poppa con l’asportazione dell’albero del timone, a cui si aggiungevano le cattive condizioni del mare, il mattino dell’11 il trasporto truppe, rimorchiato inizialmente con i suoi ventiquattro mezzi da sbarco (con a bordo i soldati) che però nello sforzo andarono tutti perduti, e scortato dalla corvetta britannica Spey a cui si aggiunsero più tardi i cacciatorpediniere Wishart e Velox, e infine trainato dal rimorchiatore St. Day, il Thomas Stone riuscì a raggiungere Algeri distante 145 miglia dal punto del siluramento. Portato all’incaglio per evitarne l’affondamento, nuovamente colpito da bombardieri in quota tedeschi il 25 novembre, a cui seguirono nella notte del 26 i danni riportati alla scafo da una forte mareggiata, il trasporto truppe fu abbandonato.
Infine il 12 dicembre, costituì uno degli obiettivi dei mezzi d’assalto italiani trasportati nella rada di Algeri dal sommergibile Scire (tenente di vascello Mario Arillo).
Una carica esplosiva, piazzata dall’SLC (siluro a lenta corsa) del guardiamarina Giorgio Reggioli e del sottocapo palombaro Colombo Pamolli, fu fatta esplodere sotto lo scafo del TOMAS STONE (sigla PT 59), che ebbe la poppa asportata. Nelle medesima azione furono affondati dagli altri mezzi d’assalto dell’Ambra (SLC e nuotatori gamma) i piroscafi britannici "Ocean Vanquisher", "Berta", "Empire Centaur" e "Armattan". " Francesco Mattesini
Roma, 4 Maggio 2016
Fonte: Francesco Mattesini, "Cronologia delle perdite subite nel Mediterraneo dalle Marine delle Nazioni Alleate durante la Seconda Guerra Mondiale ", Parte 2a "Navi Militari Statunitensi", Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, Settembre 2002, Roma, p. 157-158.
Nonostante i danni riportati all’estrema poppa con l’asportazione dell’albero del timone, a cui si aggiungevano le cattive condizioni del mare, il mattino dell’11 il trasporto truppe, rimorchiato inizialmente con i suoi ventiquattro mezzi da sbarco (con a bordo i soldati) che però nello sforzo andarono tutti perduti, e scortato dalla corvetta britannica Spey a cui si aggiunsero più tardi i cacciatorpediniere Wishart e Velox, e infine trainato dal rimorchiatore St. Day, il Thomas Stone riuscì a raggiungere Algeri distante 145 miglia dal punto del siluramento. Portato all’incaglio per evitarne l’affondamento, nuovamente colpito da bombardieri in quota tedeschi il 25 novembre, a cui seguirono nella notte del 26 i danni riportati alla scafo da una forte mareggiata, il trasporto truppe fu abbandonato.
Infine il 12 dicembre, costituì uno degli obiettivi dei mezzi d’assalto italiani trasportati nella rada di Algeri dal sommergibile Scire (tenente di vascello Mario Arillo).
Una carica esplosiva, piazzata dall’SLC (siluro a lenta corsa) del guardiamarina Giorgio Reggioli e del sottocapo palombaro Colombo Pamolli, fu fatta esplodere sotto lo scafo del TOMAS STONE (sigla PT 59), che ebbe la poppa asportata. Nelle medesima azione furono affondati dagli altri mezzi d’assalto dell’Ambra (SLC e nuotatori gamma) i piroscafi britannici "Ocean Vanquisher", "Berta", "Empire Centaur" e "Armattan". " Francesco Mattesini
Roma, 4 Maggio 2016
Fonte: Francesco Mattesini, "Cronologia delle perdite subite nel Mediterraneo dalle Marine delle Nazioni Alleate durante la Seconda Guerra Mondiale ", Parte 2a "Navi Militari Statunitensi", Bollettino d'Archivio dell'Ufficio Storico della Marina Militare, Settembre 2002, Roma, p. 157-158.
Subject | Written By | Posted |
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USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Bruce Dennis | 04/09/2008 10:28PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | vito | 04/10/2008 11:02AM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Tom Deely | 04/12/2008 06:17PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Ken Deshaies | 04/12/2008 07:59PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Tom Deely | 04/13/2008 03:53PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Bruce Dennis | 04/10/2008 03:46PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Francesco Mattesini | 06/29/2008 11:34AM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | ENIGMACODE | 12/17/2008 03:01AM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | francesco mattesini | 05/05/2016 03:39PM |
Re: USS Thomas Stone TORCH transport attacked | Francesco Mattesini | 05/05/2016 03:48PM |