General Discussions
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Re: HMS URGE
Posted by:
Francesco Mattesini
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Date: April 25, 2015 07:48AM
Caro Platon.
Nella Relazione Operativa Modello C. 2 della 5a Squadra Aerea (Libia) , risulta che il 29 aprile 1942, 7 caccia Cr. 42 della 153a Squadriglia (3° Gruppo) decollati da Martuba al comando del tenente Massimino Mancini per scortare un convoglio di motozattere, furono sganciate contro un sommergibile immerso 12 bombe tipo T. Il primo velivolo, con pilota il sergente Marzoli, avvistò il sommergibile alle 08.10 che cannoneggiava le navi, e attaccò a 5 km a N.E. di Marsa Hilal, con due bombe cadute a circa 30 metri di distanza dal sommergibile. Gli altri aerei, evidentemente, sganciarono successivamente ma, come è specificato nella relazione, sempre “contro un sommergibile immerso”.
Le bombe, anche se di soli 50 kg, sganciate in picchiata hanno una certa inclinazione, e se fossero esplose sotto lo scafo, o anche più vicino allo scafo del sommergibile, avrebbero causato danni gravissimi, come dimostrano gli attacchi dei velivoli britannici ai sommergibili dell’Asse, affondati anche se le bombe non colpivano in pieno il bersaglio.
Il sommergibile, dopo il primo attacco del sergente Marzoli, doveva trovarsi in difficoltà se restò nella zona del convoglio per essere poi attaccato altre cinque volte dai Cr. 42.
Il rapporto C 2 del tenente Mancini è assai lacunoso, ma che dire dei rapporti britannici, in particolare quelli della Historical Section Admiralty, pieni di lacune, fantasie e di errori, come da Te è stato ampiamente riconosciuto, facendomelo notare.
Francesco Mattesini
Nella Relazione Operativa Modello C. 2 della 5a Squadra Aerea (Libia) , risulta che il 29 aprile 1942, 7 caccia Cr. 42 della 153a Squadriglia (3° Gruppo) decollati da Martuba al comando del tenente Massimino Mancini per scortare un convoglio di motozattere, furono sganciate contro un sommergibile immerso 12 bombe tipo T. Il primo velivolo, con pilota il sergente Marzoli, avvistò il sommergibile alle 08.10 che cannoneggiava le navi, e attaccò a 5 km a N.E. di Marsa Hilal, con due bombe cadute a circa 30 metri di distanza dal sommergibile. Gli altri aerei, evidentemente, sganciarono successivamente ma, come è specificato nella relazione, sempre “contro un sommergibile immerso”.
Le bombe, anche se di soli 50 kg, sganciate in picchiata hanno una certa inclinazione, e se fossero esplose sotto lo scafo, o anche più vicino allo scafo del sommergibile, avrebbero causato danni gravissimi, come dimostrano gli attacchi dei velivoli britannici ai sommergibili dell’Asse, affondati anche se le bombe non colpivano in pieno il bersaglio.
Il sommergibile, dopo il primo attacco del sergente Marzoli, doveva trovarsi in difficoltà se restò nella zona del convoglio per essere poi attaccato altre cinque volte dai Cr. 42.
Il rapporto C 2 del tenente Mancini è assai lacunoso, ma che dire dei rapporti britannici, in particolare quelli della Historical Section Admiralty, pieni di lacune, fantasie e di errori, come da Te è stato ampiamente riconosciuto, facendomelo notare.
Francesco Mattesini