Secondo alcuni ricercatori britannici è stata azzardata l’ipotesi che il sommergibile Bianchi, che aveva preso il mare il 4 luglio, sia stato affondato l’indomani nel Golfo di Biscaglia, a circa 150 miglia ad ovest-sud-ovest della Gironda (lat. 45°03’N, 04°01’W) dal sommergibile Tigris, comandato dal capitano di fregata H.F. Bone. L’azione ebbe il seguente svolgimento. Alle 09.41del 5 luglio l’ufficiale in seconda del Tigris, tenente di vascello N.J. Coe, avvistò al periscopio tre navi e ritenne trattarsi di una unità imprecisata scortata da due pescherecci. Il comandante Bone, chiamato in torretta, tre minuti dopo riconobbe nell’unità imprecisata un sommergibile italiano della classe “Squalo”, contro il quale, manovrando per portarsi in posizione d’attacco favorevole, alle 09.58 fece partire sei siluri dalla distanza di 3.000 metri. Due minuti dopo furono udite due esplosioni. Il comandante Bone cercò di portare il sommergibile in immersione per indagare se vi fossero naufraghi, ma dovette disimpegnarsi in profondità per la presenza di un velivolo tedesco Ju.88. Questa ricostruzione porta a delle considerazioni. La rotta 295° alla velocità di dodici nodi non è compatibile con quella di arrivo a Bordeaux, essendo per nord-ovest, mentre invece doveva essere per sud-est. Non sono conosciuti i nomi dei due pescherecci, probabilmente francesi, che difficilmente potevano essere impiegati in una zona tanto lontana dalla foce della Gironda per scortare un sommergibile in arrivo. Se ci fosse state esplosioni di siluri, e affondamento di una nave, l’equipaggio dell’aereo tedesco le avrebbe riportate al rientro alla base, e nel suo rapporto inviato a Supermarina il Comandante di Betasom, ammiraglio Parona, che aveva raccolto tutte le notizie possibili, ne avrebbe tenuto conto. Cosa che non avvenne, cosi come non era prevista la scorta al Bianchi per quel giorno 5 luglio, soprattutto a tanta distanza dalla base. Infine il Bianchi non apparteneva alla classe “Squalo” ma alla classe “Marconi”. Pertanto questa ipotesi britannica sul suo presunto affondamento, che noi avevamo accettata e fiduciosamente riportata nelle altre due edizioni di “Betasom” – con l’errore che la partenza del Bianchi era datata 9 luglio – è assolutamente da scartare.(13)
Il comandante del Bianchi, Tosoni Pittoni, fu poi decorato con la Medaglia d’Oro alla memoria, in considerazione dell’affondamento dell’incrociatore britannico Calypso, conseguito il 12 giugno 1940 nel Mediterraneo orientale.